IL MINISTRO DELL'AMBIENTE
  Vista la legge 8 luglio 1986, n. 349, concernente l'istituzione del
Ministero dell'ambiente e norme in materia di danno ambientale;
  Visto,  in  particolare,  l'art. 1, comma 2 della predetta legge n.
349/1986,  per cui e' compito del Ministero dell'ambiente assicurare,
in un quadro organico, la promozione, la conservazione ed il recupero
delle  condizioni  ambientali  conformi  agli  interessi fondamentali
della   collettivita'   ed   alla  qualita'  della  vita  nonche'  la
conservazione e la valorizzazione del patrimonio naturale nazionale e
la difesa delle risorse naturali dell'inquadramento;
  Visto in particolare l'art. 5, comma 2, della medesima citata legge
n.  349/1986,  con  cui  e'  demandato  al Ministero dell'ambiente il
compito  di individuare le zone di importanza naturalistica nazionale
ed  internazionale  promuovendo  in  esse la costituzione di parchi e
riserve naturali;
  Considerato  l'elevato  valore  naturalistico  della zona della Val
Grande  e  delle  zone  limitrofe, costituenti un ambiente che per la
decrescente  antropizzazione  ha gradualmente riacquistato la propria
integrita'  originaria  ed e' caratterizzato da un complesso di valli
secondarie    dalle    singolari    caratteristiche    geologiche   e
geomorfologiche  ricoperte  da  una  ricca  vegetazione  in  cui sono
presenti  essenze tipiche della zona montana quali: faggio, castagno,
tiglio,  olmo,  cerro,  rovere,  frassino,  ontano  e  betulle tra le
latifoglie,  nonche'  abete bianco, abete rosso, larice, tasso e pino
mugo tra le conifere;
  Considerato  altresi',  che  nel  settore della flora sono presenti
alcune  specie  caratteristiche e rare dell'ambiente alpino quali: il
giglio  rosso,  il  raro  tulipano  alpino,  la  "campanula  excisa",
l'androsace   vandelli",  e  nelle  zone  umide  della  bassa  valle,
l'"osmunda regalis" e la "rhyncospora alba";
  Considerato  inoltre,  che nel biotopo in questione e' accertata la
presenza  di  alcune  specie  di  animali che trovano il loro habitat
ideale  nella  fascia  prealpina  e  alpina, ed in particolare alcune
centinaia di camosci, oltre alla presenza di diverse specie di rapaci
tra cui l'aquila;
  Considerato che le aree di cui all'allegata planimetria comprendono
zone gia' vincolate dalla legge 8 agosto 1985, n. 431;
  Preso  atto  che  sull'area  in  questione  e'  altresi'  in  corso
un'iniziativa  congiunta  tra  Stato  e regione rivolta ad avviare la
costituzione  di  un  parco nazionale e che, nelle more, e' opportuno
comunque   provvedere  al  riconoscimento  del  valore  naturalistico
dell'area medesima, tutelandone le caratteristiche;
  Vista  la  nota  22  marzo  1989,  n.  953/SCN/4.1.14, inviata alla
regione  Piemonte  ed  ai comuni interessati circa la richiesta di un
motivato parere in ordine alla individuazione in oggetto;
  Considerato che con il decreto del Ministro per i beni culturali in
data 1› agosto 1985, la zona di Val Grande e Val Pogallo compresa nei
comuni  di  Trontano,  Malesco,  Cossogno,  Miazzina  e S. Bernardino
Verbano, e' gia' stata dichiarata di notevole interesse pubblico;
  Vista  la  nota  della  regione  Piemonte in data 5 maggio 1989, n.
2369,  di  assenso alla perimetrazione ed alle misure di salvaguardia
da adottare;
  Considerato  che  ai  sensi dell'art. 7, primo comma, della legge 3
marzo 1987, n. 59, il Ministero dell'ambiente puo' adottare - sentiti
le  regioni  e  gli  enti  locali  interessati ovvero, decorsi trenta
giorni  dalla data di richiesta del parere senza che questo sia stato
espresso  -  le  necessarie  misure di salvaguardia con le quali puo'
essere vietata qualsiasi trasformazione dello stato dei luoghi;
  Visto  il  proprio  decreto  del  Ministro dell'ambiente in data 14
settembre  1989,  registrato alla Corte dei conti il 16 ottobre 1989,
registro n. 2, foglio n. 155, con cui al Sottosegretario di Stato per
l'ambiente,  on.  Piero  Mario Angelini, e' stato delegato anche agli
affari concernenti la conservazione della natura;
                              Decreta:
                               Art. 1.
  1.  L'area denominata "Val Grande" - come perimetrata nell'allegata
Planimetria  (allegato  1)  - ubicata nella provincia di Novara e nei
comuni   di   Beura  Cardezza,  Cossogno,  Cursolo-Orasso,  Intragna,
Malesco,  Miazzina,  Premosello  Chiovenda,  San  Bernardino Verbano,
Santa  Maria  Maggiore  e  Trontano,  e'  individuata  come  zona  di
importanza naturalistica nazionale ed internazionale.